I tanti usi dell'ortica: dalla cucina ai tessuti
L'ortica è una pianta dai molteplici usi e proprietà. Viene
utilizzata in cucina, nella medicina naturale, ma anche nel tessile per tingere
e per realizzare filati per confezionare abiti, tessuti e
tappeti.
Abbiamo diverse testimonianze sull'impiego di questa pianta
in ambito tessile già nel
passato con ritrovamenti risalenti all'epoca
dell'Età del Bronzo e tessuti che vanno dall'età romana fino all'epoca
napoleonica. Dopo un periodo in cui l'ortica è stata abbandonata, la sua
lavorazione viene recuperata a partire dal dopoguerra.
Come si ottiene la fibra
La fibra dell'ortica si ottiene dall'
Urtica dioica, una
pianta selvatica erbacea, con diversi metodi di
estrazione: la
macerazione in acqua, la macerazione ad aria o il metodo chimico.
Per arrivare al filato, dopo questo primo passaggio, la
pianta passa attraverso altre fasi di lavorazione: il lavaggio, la separazione
delle fibre, la cardatura, la pettinatura in cui le fibre troppo corte vengono
scartate, e infine la torcitura, fondamentale per rendere il filato forte e
pronto per la tessitura.
La fibra tessile che se ne ricava
è di
grande qualità: lunga e lucente, morbida e uniforme, elastica e forte, traspirante e brillante come la seta.
I tappeti moderni con filati in ortica di Jürgen
Dahlmanns
Proprio grazie a queste caratteristiche che permettono di
ottenere filati sottili e flessibili ma allo stesso tempo molto resistenti,
l'ortica è perfetta per la realizzazione di tappeti.
Ne è un esempio il tappeto moderno che potete trovare nel
nostro showroom nei pressi di Treviso (
collezione damask) disegnato dall'artista
Jürgen Dahlmanns, una
vera e propria opera d'arte che gioca con i colori e le forme dell'arte pura e
applicata e con materiali che spaziano dalle setose e morbide lane
neozelandesi, alla seta pura, ai filati innovativi come appunto la foglia d'
ortica.
Tappeti pregiati, unici, robusti
e resistenti, perfetti per rendere unico l'ambiente in cui vengono collocati.
Venite a scoprirli nel nostro showroom
Spaziomarchi a San Vendemiano,
Treviso, in via Venezia 44/46.