LE COLORAZIONI NEI TAPPETI

Nella seducente bellezza dei colori, nell’accostamento di cromie, nella fusione delle tonalità, troviamo lane sapientemente tinte da secolari formule, ora vegetali, ora animali.
Troviamo il rosso mattone della Rubia tinctorum, il giallo rossastro dello zafferano selvatico, il giallo puro dallo zafferano, il giallo chiaro dalla distillazione della radice della kurkuma, il rosso carminio dalla cocciniglia, l’azzurro dalla distillazione della scorza dell’indaco, il verde da foglie o dal mallo delle noci. Raramente le lane vengono tinte di nero, colore che si ottiene dall’ossido di ferro, questa è l’unica tinta ricavata da minerali. Il bianco è dato dalla lana naturale mentre la lana bruno-rossastra deriva dal cammello.
Diluendo e miscelando più o meno queste tinte si ottengono infinite cromie che permettono magnifici effetti decorativi.
Nelle popolazioni nomadi e nei villaggi la lana veniva e viene ancora oggi tinta in piccole quantità per volta, per questo si ha un cambio di sfumatura cromatica nei tappeti dovuto proprio a lane tinte in momenti diversi.
Il cambio di sfumatura viene chiamato “abrash” che sono considerate tutt’oggi testimonianza di originalità.

Per i tappeti moderni vengono utilizzate tinture sintetiche grazie alle quali, ad oggi, è possibile creare tappeti di innumerevoli colori creando infiniti contrasti cromatici e sfumature.
CATEGORIA
TAG
DESIGN
ARTE
CONFERMO DI AVER LETTO L'INFORMATIVA SULLA TUTELA DELLA PRIVACY ED ACCETTO IL TRATTAMENTO DEI MIEI DATI. *
TI ABBIAMO INCURIOSITO?